venerdì, dicembre 21, 2007

Un fantastico Macro-Natale


@ Bill Watterson

Come è ovvio il mio menu di Natale è ancora tutto nella mia testa e sta cambiando e variando in continuazione.
Saranno 4 giorni (ebbene sì il dono dell'iperbole è di tutta la famiglia sicché noi iniziamo a festeggiare domenica) di pranzi pantagruelici, parenti e amici tenuti vicini e rincorsi lontano, regalini, regaloni, musichine saltellanti, vestiti rossi, lucine ovunque e soprattutto ore passate in cucina tra profumi di tutti i generi - e non tutti macrobiotici ;-))) - ricordi, strilli di nipoti gamberi-dipendenti, cioccolato, zelten e quantità immonde di alcolici e affetto.

Infilerò un pochino di macrobiotica felice, serena e divertente in ogni piatto.

In questo momento so che di certo in tavola metterò:

i gyoza di Natale
il salmone marinato
i gamberi al té
l'hummus di fave
i panini dolci
le streghe

Per il resto la mia fantasia e totale mancanza di organizzazione faranno danni tra sabato e mercoledì.

Auguro a tutti di passare un Natale e giorni affini come pare e piace ... ;-)

giovedì, dicembre 20, 2007

Cavolini con salsina



Due settimane di pranzi e cene natalizie mi fan cucinare pochissimo, ma l'adoratrice del Natale che è in me gongola parecchio ;-)
Quando riesco a star tra la mia cucina e il divano però metto a riposo lo stomaco e vivo di riso integrale, verdure saltate e tè verde.

I cavolini son tra le mie passioni sfrenate, li posso mangiare anche appena scottati e senza nessun condimento.
Una salsina però li rende diversi e l'idea di questa viene dal mio libro di cucina vegan preferito (oltre che ristorante straordinario ... l'equivalente in Italia non esiste, sigh!!!) ... non fate più in tempo per Natale ma per la Befana potrebbe essere un bel regalo.

1/2 tazza di latte di cocco
6 cucchiai di tahina
2 cucchiai di aceto di riso
1 cucchiaio di salsa di soia
1/2 cucchiaino di piment d'Espelette o qualche goccia di tabasco
acqua qb

Miscelate tutti gli ingredienti aggiungendo a cucchiai l'acqua in modo da ottenere una salsa fluida ma non liquida (si deve attaccare ai cavolini ;-))). La dose è per 4/6 persone e messa in un barattolo nel frigo dura anche una settimana. Più densa può fare da base per un panino con affettato di seitan.

martedì, dicembre 18, 2007

Mousse di mela



Mentre soffoco trai libri di cucina per il menu natalizio e mi ritrovo a parlare in diretta con il pescivendolo mentre sfreccio a 130 sull'autostrada (mia madre è parte integrante dei servizi segreti americani ... ti trova sempre e comunque), la voglia di fare dolci, già di suo ridotta al minimo, si orienta sempre più verso cose non prevedano lievitazioni e uvetta. E soprattutto mettano a riposo lo stomaco in un periodo in cui lavora come un pazzo.

Le mele cotte son tra la poca frutta che mi piace sul serio (un assioma ovvio se non amo i dolci non amo la frutta) e appena tiepido è una coccola serale straordinaria.
Ho provato per la prima volta a usare lo yogurt di soia. Lo so pare strano ma son parecchi anni che non mi avvicino a nulla che somigli a uno yogurt e non ne ho mai sentito la mancanza continuerò a non sentirne la mancanza ;-))) Per quel che mi riguarda è cibo troppo freddo e può andar bene in estate, nelle salse o nelle mousse anche se può esser sostituito dalla panna di soia.
Solito accorgimento nell'acquisto: legger bene l'etichetta e controllare che non ci sia zucchero aggiunto.

3 mele gialle
200 gr di yogurt di soia
2 cucchiai di sciroppo d'acero o 3 di malto di riso
1/2 cucchiaino di cannella in polvere o 1 cucchiaio di cioccolato amaro tritato

Sbucciate e cuocete le mele fino a quando non saranno completamente disfatte. Fatele appena intiepidire poi unite yogurt e sciroppo d'acero e montate con un frullatore a immersione fino a quando non saranno spumose. Decorate con cannella o cioccolato e servite. Ottimo dopo cena o come colazione.

venerdì, dicembre 14, 2007

Tortini di broccoli, ceci e pistacchi




Delirio natalizio ... sto meditando da giorni i menu per i pranzi natalizi (in famiglia abbiamo il gusto per l'iperbole e quindi ne facciamo almeno 3) così il divano è coperto non solo dai soliti libri ma anche da una decina di ricettari di vario genere per la gioia di chiunque voglia avvicinarcisi ;-D

Con questi pudding forse ho finito le ricette legate all'invasione verdurifera "materna" di dieci giorni fa....
Adoro far questi tortini, si possono variare le verdure, usare avanzi di cereali e son sempre buoni. Hanno poi gli innegabili vantaggi di far figura, di essere congelabili e di essere fantastici per i lunchbox.
Come elemento addensante ho usato dei fantastici fiocchi di ceci (li trovate nei negozi di cibi bio) ma potete sostituirli con pane o fiocchi d'avena piccoli.

1 broccolo (o 2 gambi)
3 cucchiai di fiocchi di ceci o d'avena
200 gr
firm tofu
2 cucchiai di pistacchi
sale
1/2 cucchiaino di pasta di curry o 1 di polvere

Tagliate a pezzetti i gambi dei broccoli (o i broccoli....per i tortini preferisco usare le parti meno nobili delle verdure tanto si mischiano) e cuoceteli in acqua bollente salata.
Mettete tutti gli ingredienti in un frullatore e miscelateli fino a ottenere un impasto morbido ma non troppo.
Versate l'impasto in pirottini da forno e cuocete per 20/30 minuti a 180° a seconda delle dimensioni.

mercoledì, dicembre 12, 2007

Mousse di castagne e pistacchi



Fa freddo!!!!
E son molto molto contenta ... devo aver qualche gene islandese, ma il freddo mi piace, mi piacciono i campi ghiacciati e la brina sui vetri, mi piace dovermi metter il cappello e la sciarpa e aver anche un'ottima scusa per cercar di rintanarmi in casa (anche se no mi riesce molto bene ;-))

Le castagne son una fantastica coccola da inverno. Anche loro son un jolly dato che si possono usare nei risotti, come farcia per involtini o saltate con il tofu e come dolce, con la farina ci si può poi fare pasta fresca e torte.
Son inoltre dotate di un gusto dolce naturale che fa di un castagnaccio un perfetto rompifame durante la giornata.

150 gr di castagne secche
2 cm di kombu
100 di tofu
2 cucchiai di pistacchi
3 cucchiai di malto di riso

Mettete a bagno le castagne in acqua fredda per una notte con la kombu.
Togliete la kombu (potete anche lasciarla ma a mio parere da un gusto marino di sottofondo non adatto ai dolci), sciacquate le castagne e togliete le pellicine.
Mettetele in pentola a pressione coperte d'acqua e cuocetele per 30 minuti dal fischio, dovranno essere morbidissime.
Frullate le castagne con il tofu e il malto fino a quando non saranno ben spumosi. Unite i pistacchi tagliati a coltello. Servite a temperatura ambiente o appena tiepidi.

lunedì, dicembre 10, 2007

Ragu bianco di seitan e verdure




Cosa si fa quando si hanno tre giorni tre di vacanza????
Beh si esce di casa 30 minuti prima del solito perché le due amiche che si prendono cura di te, dando a capelli e resto un aspetto meno guerresco, hanno tempo solo all'alba, si percorre tutta la provincia per vedere chi l'ultima volta era in sandali e canotta, si vedono film meravigliosi (Irina Palm è assolutamente da vedere), si mangiano manicaretti mammeschi, si spendon un sacco di soldi per ricomprare piante uccise da bestie più o meno pelose, si metton le lucine sulla libreria, si pensa che far regali è complicatissimo soprattutto se ci si distrae in continuazione ... e finalmente ci si abbatte su una poltrona con a fianco l'ultima spedizione di IBS.

Il ragu di seitan e verdure è ideale da fare e poi abbattersi in poltrona mentre lui cuoce a fiamma bassa bassa (e comunque mettete un timer... ieri ho passato 20 minuti a chiedermi che strano odore venisse dalla cucina della vicina, per poi realizzare che stavo carbonizzando il riso della colazione ;-D)
A me il sugo di pomodoro non ha mai fatto impazzire, per cui avere una scorta di questo nel freezer mi risolve parecchi primi piatti. Ottimo con gli gnocchi....

150 gr di seitan
2 zucchine
2 carote
1 cespo d'indivia
3 scalogni
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai d'olio extra vergine
1 tazza abbondante di brodo vegetale
sale
pepe

Tritate abbastanza finemente, ma non troppo, tutte le verdure e fatele stufare in una pentola con i bordi alti con l'olio e un pizzico di sale. Unite il seitan tritato grossolanamente (io lo passo nel frullatore) e fate saltare per qualche minuto. Coprite con il brodo vegetale e fate cuocere per almeno un'ora. A me piace molto asciutto ma va a gusti ;-))
Aggiustate di sale, pepate e poi unite al tipo di pasta fresco e secca che preferite.

giovedì, dicembre 06, 2007

Vellutata di broccoli ufo e spinaci



Ed ecco che fine hanno fatto le scorte verdurifere fornitemi dalla mamma - che "santa donna" mi ha fatto il baccalà mantecato con il latte di soia ... mio padre ancora si domanda perché a metà pranzo della domenica stavo soffocando dalle risate - la scorsa settimana: vellutate, minestre e tortini.
Ora ho di nuovo un freezer ben pasciuto ;-))

Una vellutata verdissima come la mia tazzona irlandese preferita.
Gli spinaci erano in effetti spinacini freschi da insalata, ma dato che per un discorso energetica in inverno limito molto i cibi crudi (cibi freddi servono soprattutto a raffreddare il corpo e non ne ho bisogno tanto più che mi han tolto ancora il riscaldamento in ufficio ;-)) li ho messi nella vellutata ma solo a fuoco spento in modo da non ucciderne completamente l'apporto vitaminico (quello minerale rimane uguale).
Sempre fuori dal fuoco e al momento di servire ho aggiunto un cucchiaino di miso a persona e del succo di limone per dare una nota leggermente acidula.
Se non avete un dado di buona qualità o del brodo vegetale potete mettere anche solo acqua e aumentare la dose di miso nel finale.

mezzo broccolo ufo
200 gr di spinacini freschi
1 cipolla gialla grande
1/2 spicchio d'aglio
acqua qb
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 cucchiaino di dado vegetale
1 cucchiaio di lievito alimentare (opzionale)
1 cucchiaino di succo di limone o di lime
1 cucchiaino raso di miso a persona

Spezzettate con le mani il broccolo e tagliate a fettine il gambo.
In una pentola con il fondo pesante scaldate l'olio e fate stufare la cipolla affettata. Unite i broccoli e fateli saltare per qualche minuto. Coprite con acqua in cui avrete sciolto il dado vegetale. Fate cuocere fin quando tutto non sarà morbidissimo. Spegnate il fuoco e unite gli spinacini che si appassiranno subito. Frullate con un frullatore a immersione e unite il lievito alimentare per addensare un pochino la vellutata.
Al momento di servire aggiungete il miso sciolto in due dita di acqua calda e il succo di limone o lime.

martedì, dicembre 04, 2007

Pane di farro e semini



Un fine settimana per metà trascorso a fare il pieno di energia, emozioni, abbracci, risate, a veder bimbi macrobiotici che snobbano tè e intingono biscotti nell'acqua "perché così son più buoni", a far conti tipo "3 macro e mezzo battono 2 onnivori", a veder visi e occhi che fino ad allora si erano solo sentiti virtualmente, a scoprire luoghi di delizie, nuove forme di cioccolato, spriz e trattorie valsugane che servono bottarga ;-))) ... e per l'altra metà a farsi coccolare a piattoni di gnocchi e bicchierozzi di vino, a dar la forma al proprio corpo del divano, a uccidersi di nuovi libri e a far pane (su istigazione di qualcuna....;-))) tanto quello lievita da solo.

E così pane alla farina di farro.
La farina di farro la potete fare da soli se avete un coso come il Bimby o comprarla nei negozi di alimenti naturali.

200 di farina di farro
300 di farina 0
4 gr di lievito di birra secco o 8 di fresco
300 ml di acqua (scarsi)
2 cucchiai di semi vari (sesamo, girasole....)
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di malto d'orzo

Miscelate le farine con il lievito secco. Unite l'acqua intiepidita in cui avrete sciolto il malto e impastate fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Lavorate per almeno dieci minuti sbattendo con forza l'impasto in modo da attivare il glutine e la lievitazione.
Fate una palla e mettetela a lievitare al caldo coperta da uno strofinaccio umido in una ciotola leggermente unta.
Quando sarà raddoppiata, rompete la lievitazione, unite i semini e reimpastate dando la forma che preferite.
Lasciate di nuovo lievitare fino al raddoppio e poi cuocete in forno caldo a 200° fino a quando il fondo non suonerà vuoto (io avevo fatto dei panini da 250 gr l'uno e son stati sufficienti 20 minuti).

venerdì, novembre 30, 2007

Pasta ceci e broccoli ufo



Dire alla mia mamma "non è che mi compri un broccolo e una testa d'aglio dato che non riesco ad arrivare a un supermercato da quando son tornata" vuol dire trovarsi con almeno 3 broccoli, un pacco di carote (utile a nutrire almeno 4 conigli mannari), tre teste d'aglio, spinaci crudi (bah???) e 5 zucchine. ;-D

Vedrete che zuppe, vellutate e sughi nei prossimi giorni ... sempre sperando che non camminino prima di domenica fuori dal frigo ;-DDD

La cosa più carina è stata però la comparsa trai tre broccoli del broccolo ufo, quello con tutte le cime puntute che dalle mie parti si chiama broccolo romano o siciliano, dolcissimo e decisamente coreografico.
Ottimo in una pasta gigantesca (meglio se artigianale o integrale)!

1/2 broccolo ufo medio
100 gr di ceci già cotti
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
2 cucchiai di pane sbriciolato
1 cucchiaino di lievito alimentare
250 gr di pasta corta
sale

Tagliate il broccolo a cimette e scottatele per 5 minuti in acqua bollente.
Tostate a secco il pane e il lievito alimentare e mettete da parte.
Cuocete la pasta.
Scaldate l'olio e aggiungere l'aglio e le cime di broccolo, saltatele per qualche minuto poi unite i ceci e un paio di cucchiai di acqua della pasta. Cuocete fino a quando la pasta non sarà pronte.
Saltate la pasta nelle verdure,unendo infine il pane sbriciolato e il lievito alimentare tostati.

mercoledì, novembre 28, 2007

Zuppa di farro e fagioli



Cielo grigiolino e tentativi di pioggia, voglia di cibo coccola.
Per me il cibo coccola per eccellenza (anche in estate) è "la minestra" declinata in zuppa o vellutata ma calda e consistente ... il massimo è la pastina in brodo ma per quella dovete attendere che riesca a trascorre una domenica a casa e che mi venga la voglia di fare la pasta a mano ;-))

Una zuppa densa con tanti cereali, legumi e miso per farne una botta energetica da poter scalar montagne o divani.
Ne ho fatto un pentolone da dieci persone e ora, diviso per bene in tanti scatolini, popola il mio freezer in attesa di serate ancora più fredde.

200 gr di borlotti secchi
200 gr di farro
2 carote
3 coste di sedano
2 cipolle medie
mezzo cavolo (quel che preferite)
acqua qb
1 cucchiaino colmo di dado vegetale
1 cucchiaino di miso a persona
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva

La sera prima mettete a bagno in acqua fredda i fagioli con un pezzettino di alga kombu.
Tritate le carote, il sedano e le cipolle in modo grossolano e fateli stufare con l'olio e un pizzico di sale in una pentola dal fondo pesante.
Unite il cavolo tagliato a striscioline e i fagioli con la kombu, scolati dall'acqua di ammollo.
Fate insaporire per qualche minuto poi aggiungete acqua fredda fino a metà pentola e il dado e fate cuocere fino a quando i fagioli non cominceranno ad ammorbidirsi. A questo punto aggiungete il farro che avrete prima sciacquato per bene (di solito i cereali integrali han polvere e sassolini nascosti...).
Controllate che l'acqua sia sufficiente e portate a cottura il tutto.
Prima di servire, togliete qualche mestolo di zuppa, frullatelo e rimettete in pentola: tutto sarà ancora più denso ;-).
Fuori dal fuoco unite il miso e servite accompagnato da pane del giorno prima fregato con aglio.

martedì, novembre 27, 2007

Una vacanza .... d'Egitto!




Ora son nera come un carboncino e piena di energia al punto che gli amici, rintronati dalla troppa pioggia della scorsa settimana, stan pensando di prendermi a mazzate per farmi star buonina ;-D

8 giorni di cielo cobalto, barriera corallina, pesci di ogni tipo (apnea ripresa dopo anni di timpani fischianti), deserto, un fiume antico come il mondo e così verde che ti ci riempi gli occhi per mesi, sorrisi da colmarti il cuore, pietre antiche in cui far scorrere le dita e templi che ti mozzano il fiato.


Aggiungeteci la compagnia perfetta, tanta birra e tempo in estensione trascorso tra bagni turchi e lunghe letture ... una bella vacanza! Domani si riprende con ricette, lunchbox e tutto il resto ...



venerdì, novembre 16, 2007

Lunch box novembrini....




Finalmente sta arrivando il freddo vero, oggi ho persino infilato il cappello ... ma domani a quest'ora conto di essere a una temperatura sopra i 25° a rosolarmi come una cotoletta (di seitan).
Me ne vado in vacanza per una settimana .... come al solito fate danni, incasinatevi per bene le energie che quando torno ci mettiamo tutti in riga in previsione dei bagordi natalizi ;-)))

Due lunch box polposetti, caldi e proteici e con una bella alternanza di sapori.

Sopra: vellutata di zucca e mele, sottoceti vari, wurstel di tofu e senape al basilico (non homemade);
Sotto: purea di patate dolci, salmone marinato (ultimo residuo degli acquisti irlandesi) e zuppa di legumi.

giovedì, novembre 15, 2007

Calzoni tofu, cime e....



... tutto quel che gironzolava nel primo piano del frigorifero (da tempo immemore riservato a sottoli, sottaceti e affini).

Questi calzoni sono il prodotto di una domenica nascosta in casa .... un'intera giornata a fare quasi nulla è un dono insperato e a volte lo ricavo inventandomi fantomatici appuntamenti e staccando il cellulare: lo so, non si fa, ma amo il silenzio a tal punto da far tacere il mondo anche con la forza ;-)

Quindi una pizza o un calzone ci stava benissimo ... ancora di più se vi avevano appena fatto due doni insperati: cime di rapa freschissime e un tofu di canapa affumicato fantastico frutto del genio e inventiva di Daniele, il deus ex machina di Armonia e bontà.
I tofu di Daniele li ho scoperti da sola in un minuscolo negozio del centro di Milano, Il Germoglio (un ringraziamento anche alle due fantastiche proprietarie) e son effettivamente superiori alla media come qualità perché ancora fatti in laboratorio e non in grande azienda.
Vi ricordate le sfogline di tofu ... beh son loro.
Non che sia buono come il mio...ma il tempo per fare il tofu in casa in questo momento proprio mi manca o meglio lo dedico ad altro ;-)

Come sempre un impasto a lenta lievitazione, perfetto il fine settimana ... domani lunch-box! e poi vi saluterò per un'intera settimana: VACANZE VACANZE VACANZE!!!!!

300 gr di farina 0
200 gr di farina integrale
4 gr di lievito di birra secco o 8 di lievito di birra fresco
1/2 cucchiaino di sale
300 gr di acqua tiepida
1/2 cucchiaio di malto d'orzo

Sciogliete il malto nell'acqua tiepida (con il lievito di birra se questo è fresco). Miscelate le farine e il lievito secco poi unite l'acqua a cucchiaiate fino a ottenere un impasto morbido, elastico e non appiccicoso. Impastate a lungo sbatacchiando la pasta, poi fate una palla, mettetela in una ciotola leggermente unta e copritela con della pellicola per alimenti. Mettete in frigo la ciotola e lasciate lievitare lentamente per almeno 8 ore o tutta la notte.
La mattina tirate fuori dal frigo l'impasto e lasciatelo tornare a temperatura ambiente.
Rompete la lievitazione con un bel cazzotto, divitete l'impasto in due o tre palle, a seconda di quante pizze/calzoni volete fare e di quali dimensioni, e stendetelo nelle teglie con le dita unte di olio. Coprite con un telo in modo che lieviti ancora un pochino e dedicatevi al ripieno.

300 gr di cime pulite
1 cucchiaio abbondante di olio
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
150 gr di tofu affumicato
qualche oliva, pomodoro secco, capperi etc

Tagliate le cime a pezzetti. Scaldate l'olio e unite aglio e peperoncino. Unite le cime, fate saltare per qualche minuto, salate leggermente e fate stufare per una 15 di minuti. Alla fine aggiungete il tofu sbriciolato, le olive, i pomodori secchi, i capperi etc. Fate insaporire per qualche minuto e poi fate raffreddare.

Stendete qualche cucchiaiata di ripieno su metà del/dei dischi di pasta, piegate a metà e chiudete i bordi. Spennellate con una miscela composta di 1 cucchiaino di olio e 3 di acqua la superficie della pasta e cuocete in forno a 200° per 15 minuti.

martedì, novembre 13, 2007

Bokchoi con cranberries




Due illuminazioni.
La prima: il mio "spacciatore di cibo etnico favorito" (leggasi Kathai in via Rosmini a Milano) aveva i bokchoi ovvero un cavolo orientale più dolce rispetto ai nostri, ma sempre ricchissimo in vitamina C, calcio, acido folico e potassio. Si trova abbastanza facilmente anche nei mercati normali ;-)
La seconda: Comida mi ha ricordato la scorta di cranberries fatta quest'estate in Irlanda.

In alternativa potete usare altri frutti rossi secchi o l'uvetta.

4 bokchoy
1 pugno di cranberries
1 cucchiaio abbondante di olio di sesamo
1 cucchiaio di pane secco sbriciolato
1 cucchiaio di pinoli
sale

Nel wok a secco tostate sia il pane sia i pinoli poi metteteli da parte.
Lavate e tagliate a listarelle i bok choi.
Scaldate l'olio e unite i cranberries. Fateli saltare per qualche minuto (in questo modo riprendono sapore e non avete bisogno di ammollarli prima) e poi unite i bok choi.
Mettete prima la parte dura e dopo alcuni minuti la parte finale delle foglie.
Saltate tutto ancora per un paio di minuti - il tutto dovrà essere cotto ma croccante - poi unite il pane secco.
Aggiustate di sale prima di servire.

venerdì, novembre 09, 2007

Vellutata di zucca e mele



Zucca zucca zucca e ancora zucca.
E' una passione senza limiti....e poi quest'anno è buonissima, dolce e poco fibrosa.
Perfetta per aumentare il gusto dolce naturale nell'alimentazione di tutti i giorni e poi dà un bel colore a queste giornate che passano dal blu cobalto del cielo (ieri) al grigio uniformante (oggi).

In questa ricetta ho abbinato i gusti dolci per eccellenza di zucca, cipolle e mele al profumo e al leggerissimo gusto piccante del Ras el Hanout.

300 gr di zucca pulita
1 mela
1 grossa cipolla gialla
brodo vegetale e latte di soia qb
1 cucchiaino abbondante di ras el hanout
2 cucchiai di olio di sesamo

Affettate la cipolla e fatele stufare nell'olio con un pizzico di sale. Unite la zucca e la mela tagliate a tocchetti. Unite le spezie, coprite a filo con brodo vegetale e latte di soia (1/2 e 1/2) e fate cuocere fino a quando non sarà tutto morbidissimo. Frullate con il frullatore ad immersione fino a ottenere una crema liscia e senza grumi. Aggiustate di sale e servite la vellutata calda con i crostini.

mercoledì, novembre 07, 2007

Pasta pane e tahina



Pasta pasta pasta.....quando mi prendono i raptus posso mangiarne due etti senza battere ciglio ;-)
Preferisco di norma il riso per difetto genetico (troppe risaie e troppa pianura padana) e non ho mai amato il sugo di pomodoro come condimento, ma la pasta dà parecchie soddisfazioni soprattutto se è di ottima qualità e magari integrale ... se però dovete scegliere tra le due cose preferite la prima ;-)

La tahina, o burro di sesamo, è ottima per dare alla pasta una consistenza cremosa. E' comunque un grasso, per quanto naturale e privo quindi non eccedete.
Se non la conoscete, provatela. E' un jolly e può essere usato sia sul pane come il burro d'arachidi con marmellata o per rendere cremosi verdure, cereali, legumi etc...

La ricetta è di una velocità e semplicità quasi ineguagliabile...

250 gr di pasta corta integrale
2 cucchiai abbondanti di tahina
3 cucchiai di acqua calda
2 cucchiai di pane grattugiato
sale
1 cucchiaino di pepe rosa

Cuocete la pasta. In un pentolino tostate a secco il pane grattugiato fino a quando non comincia a scurire. In una zuppiera mescolate la tahina all'acqua fino a ottenere una consistenza cremosa e non troppo liquida. Aggiustate di sale.
Versate la pasta nella zuppiera con la tahina, mescolate bene poi unite il pane grattugiato e il pepe rosa sbriciolato con le mani

lunedì, novembre 05, 2007

Riso funghi, zucchine e noci



4 giorni di vacanza (e fra due settimane riparto per caldi lidi ;-))
L'obiettivo era assumere la forma del mio divano: ci son riuscita solo in parte, ma son abbastanza soddisfatta...

Ho gironzolato per mercati, alimentari etnici e bio, anche cucinato (tra le pause divano...), riempito il freezer e preparato lunchbox per le prossime due settimane. Amici, cinema e gitarelle varie hanno animato 4 giorni di tempo spettacolare, con aria fresca e colori da film (anche Milano era bellissima ;-))

Un bel "simil risotto", così non si lamentano i non macrobiotici (ovvio che faccio il risotto senza burro e formaggio ... ma con un carnaroli da premio!) con tanto di funghi porcini e noci è stato un perfetto omaggio all'autunno.

300 gr di carnaroli
2 cipollotti
2 zucchine
150 gr di porcini freschi puliti e a fettine
2 cucchiai di noci tritate a mano
brodo vegetale qb
2 cucchiai di lievito alimentare
3 cucchiai di olio extra vergine
1/2 bicchiere di vino bianco

Tritate il cipollotto (compresa la parte verde) e stufatelo in una pentola con l'olio, unite le zucchine a tocchetti e i porcini. Fate cuocere per 5 minuti poi unite il riso e fate tostare. Sfumate con il vino e proseguite la cottura unendo il brodo man mano che viene assorbito.
A cottura quasi ultimata unite le noci e il lievito alimentare. Aggiustate di sale e servite subito.
Io l'ho tenuto molto asciutto ma va a gusti.

martedì, ottobre 30, 2007

Purea di patate dolci



Qui regna il grigio assoluto: nebbia e pioggerellina imperano e ci sto come in un baccello (ho troppi geni padanorisicoli ;-))) ma è il periodo miglio per il "cibo-coccola".

Per contrasto così come mi piacciono i cibi croccanti e dai gusti forti, amo i cibi morbidi e caldi ... un bel ritorno all'infanzia soprattutto con tutto quello che è purea. Mi piacciono tutti i tipi di purea da quella di zucca alle mele fino al sedano-rapa.
L'altro giorno però volevo qualcosa di caldo ma anche di colorato. Le patate dolci che vendono in Italia tendono a essere grigiastre una volta cotte e forse troppo simili al colore plumbeo del cielo.
Zafferano e pepe rosa hanno dato loro un po' sprint. Le ho cotte a lungo e abbinate sempre a una proteina vegatale, il curry di tofu ad esempio, o animale, come il salmone marinato.

3 patate dolci medie
1/2 litro di latte di soia non zuccherato
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva leggero (ligure o Garda)
4/5 stimmi di zafferano
sale
1 cucchiaio di pepe rosa

Avvolgete le patate in carta d'alluminio e cuocetele in forno caldo a 180° per 40 minuti.
Mettete a bagno gli stimmi di zafferano in due dita di acqua tiepida.
Tirate fuori dal forno le patate, scavatene la polpa e mettetela in una pentola con il latte di soia e un pizzico di sale. Portate a bollore, abbassate la fiamma e fate cuocere per 15 minuti poi con un cucchiaio montate il purè aggiungendo l'olio (se risultasse troppo denso aggiungete altro latte di soia). Unite lo zafferano e aggiustate di sale.
Servite spolverato di pepe rosa frantumato con le mani.

giovedì, ottobre 25, 2007

Aloo Gobi




Era un po' di tempo che non riuscivo a cucinare qualcosa che avesse bisogno di qualche ora di cottura e che mi profumasse tutta casa.
Ho così assolto due compiti: cibo caldo con gioco di energie (yin delle patate con cottura lunghissima e abbinamento proteico) e limitare l'odore della lavanda e salvia che uso come antitarme. ;-) Lo so ognuno ha le sue tare mentali: adoro lavanda e salvia ma ammorberei colleghi e amici e così ora ho decine di maglioni sparsi per casa a prender aria e la gatta che ci si rotola dentro.

L'aloo gobi è uno stufato di patate e cavolfiori speziato e caldo tipicamente indiano; ne esistono decine di ricette alcune delle quali prevedono il pomodoro, che a me invece non piace molto in questa preparazione.
Sbollentare le verdure a parte serve per evitare di dover aggiungere troppa acqua durante la preparazione (un pochino le spezie si annegano ;-))
E' lungo da preparare ma è un cibo coccola meraviglioso e diventa più buono se lo si cucina la mattina e lo si riscalda la sera. In questo modo i sapori hanno il tempo di amalgamarsi meglio.
Come pentola io ho usato il wok perché il mio è di ghisa pesante, l'ideale è una pentola che sia in grado di reggere una cottura lunga senza dover mescolare troppo quindi acciaio a fondo pesante, ghisa o coccio.

1 cipolla gialla grande
3 patate medie
1 cavolfiore medio
3 cucchiai d'olio di sesamo
1/2 cucchiaino di grani di senape
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di coriandolo in polvere
1 cucchiaino di garam masala
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere (opzionale)
3/4 mestoli di acqua
sale

Pelate, tagliate le patate a tocchetti e sbollentatele per 10 minuti, poi mettetele da parte. Tagliate il cavolfiore a cimette, il gambo a tocchetti e sbollentatele per 10 minuti, poi mettetele da parte.
Scaldate l'olio e poi unite le cipolle affettate sottili. Fatele stufare per qualche minuto poi unite le spezie e cuocete per 10 minuti. Unite poi le verdure, mescolate e unite l'acqua.
Cuocete coperto per un'ora, spegnete il fuoco, aggiustate di sale e servite caldo (meglio 12 ore dopo).
Perfetto accompagnamento a una proteina animale come un merluzzo al vapore o a del seitan o a dei legumi, ma anche con del semplicissimo basmati al vapore.

martedì, ottobre 23, 2007

Vellutata di sedano rapa e porri e tekka



E' arrivato il freddo!!!!!!!
Era pure ora ... peccato che, come accade da tre anni, il riscaldamento aziendale si sia rotto (non è mai stato aggiustato) e che fuori la temperatura sia più alta che nel mio ufficio. Le tazze di té, tisana e zuppa di miso si stan facendo sempre più numerose. ;-)

Il passaggio a una temperatura più fredda è il momento giusto per coccolarci, fermarci e accumulare energie e calore in previsione dell'inverno.
Cibi ricchi di energia e calore sono da ricercare e preferire così come le cotture più lente e lunghe: zuppe e stufati sono l'ideale anche perché lasciano il tempo di far altro. Anche una frittura fatta bene ogni tanto aiuta ad affrontare meglio un autunno pieno arrivato all'improvviso.

E così una bella zuppa con una radice importante come il sedano rapa, un sapore dolce come quello del porro e un condimento stimolante e profumato come la tekka.

1 sedano rapa medio
3 porri
acqua qb
1 cucchiaio di dado casalingo
2 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
1 cucchiaino di tekka
2 cucchiai di panna di soia (opzionale)

Pelate e tagliate a tocchetti il sedano rapa e i porri (compresa la parte verde). Scaldate l'olio e aggiungete le verdure, fatele stufare con un pizzico di sale poi copritele con acqua, unite il dado e fate cuocere fino a quando tutto non sarà molto morbido.
Frullate con il frullatore ad immersione, aggiustate di sale e aggiungete acqua se la vellutata risultasse troppo densa.
Prima di servire unite la panna di soia e spolverate con la tekka.

venerdì, ottobre 19, 2007

Un memo di color rosso


@ Lu di Vicino e lontano

Prendo di nuovo in prestito una foto di Lu.
Oggi niente lunch box ma un piccolo memo. Se poi sono petulante ... beh lo sapete da un pezzo ;-))

Le notizie sulla Birmania sono quasi scomparse o meglio sta scomparendo l'indignazione che avrebbe dovuto cogliere tutti nel momento in cui i generali hanno annunciato che continueranno per la loro strada, nel momento in cui si è saputo che stanno mettendo in carcere e cercando di catturare tutti quelli che hanno partecipato alla marcia per la democrazia.

L'indifferenza e il pensare che ci penseranno i politici o i governi è il primo passo per l'abbandono al loro destino di tutti i monaci imprigionati.
Si può fare qualcosa sempre, ogni giorno: informarsi, leggere, indignarsi, mantenere l'attenzione, cercare le aziende (anche italiane, e ce ne sono parecchie) che con la Birmania commerciano e cercare di non comprare i loro prodotti. Anche firmare petizioni, scrivere, fare piccole donazioni a quelle associazioni che provano ad aiutare i rifugiati è un modo per far sentire loro la nostra presenza.

Smettere di guardarsi l'ombelico per qualche minuto al giorno è l'arma migliore.

giovedì, ottobre 18, 2007

Tofu marinato con verdure e lime




Dovrebbe arrivare il freddo ... non vedo l'ora! Mi sto attrezzando ;-) anche se stamattina, dopo essermi goduta una delle prime nebbie avvolgenti e magiche, son uscita dalla metropolitana con il primo maglioncino di lana della stagione e stavo per avere un colpo di calore.
Milano è una città che ignora i meteorologi! ;))

Il tofu marinato si trova bello tranquillo nel lunch box di oggi.
E' un alimento yin e freddo, poco adatto all'arrivo della stagione fredda e di sicuro non è il caso di abusarne se le temperature di decideranno a scendere.

Con un bel gioco di energie però lo si può rendere un po' meno yin. Ho anche aggiunto una nota leggermente acidula, ottima per il fegato, con il lime e le foglie di kefir lime (se non le trovate...pazienza).

1 panetto di firm tofu
1/2 tazza di salsa di soia
1 tazza d'acqua
3 foglie di kefir lime
1 carota
2 scalogni
1 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaio di mirin (o aceto di riso)
il succo di mezzo lime

Tagliate il tofu a cubetti e metteteli in una pirofila con acqua, salsa di soia e foglie di kefir lime e mettete in forno a 180° coperto (altrimenti vi ritroverete a pulire il forno) fino a quando il liquido sarà diminuito della metà e il tofu sarà marroncino.
Nel frattempo tritate finissimi carote e scalogni.
Scaldate il wok e versateci l'olio di sesamo, poi carote e scalogni tritati e fate insaporire e ammorbidire per qualche minuto. Unite il tofu con tutta la marinata e il mirin. Fate cuocere per cinque minuti e prima di servire unite il succo di lime.

martedì, ottobre 16, 2007

World bread day: pane alle mele secche



Pane pane pane ... erano settimane che non riuscivo a impastare nulla e per quanto poco ne possa mangiare cominciavo a pensare di dover finire nella panetteria sotto casa. Domenica pomeriggio ho abbandonato il divano il tempo necessario per fare questo pane profumatissimo, ideale per essere congelato a fette e a lunga conservazione.

Una variazione semidolce del pane della signora Grant adatta sia alla colazione sia ad accompagnare zuppe o pesci dai sapori forti come salmone affumicato o aringhe.

E poi oggi è il World Bread Day.... ;-)

World Bread Day '07

250 gr di farina integrale
100 gr di manitoba
7 gr di lievito di birra fresco
10 fette di mela essiccate
3/4 cucchiai di semi di girasole
300 ml di acqua tiepida
1/2 cucchiaino di sale fino

Sciogliete il lievito di birra in 4 cucchiai d'acqua (togliendoli da totale) e lasciate riposare fino a quando non farà una bella schiuma. Lavorate in una ciotola ampia o in un'impastatrice le farina, il lievito e l'acqua intiepidita, infine unite il sale, le mele secche tagliate a pezzettini e i semi di girasole. L'impasto sarà molto morbido e quindi non sarà necessario lavorarlo sulla spianatoia. Mettetelo in una teglia da pancarrè o plumcake e fate lievitare coperto e in luogo caldo fino a quando non sarà a un cm dal bordo. Cuocetelo in forno caldo a 200° per 30 minuti. Toglietelo dalla teglia e fatelo raffreddare su una gratella.

venerdì, ottobre 12, 2007

Lunch box autunnali 1



Non vedo l'ora che termini l'ora legale!!!!!
Alzarsi la mattina con il totale buio non mi piace per nulla, la leggera luminosità dell'alba e vedere gli alberi del giardino mi fa svegliare con più gioia.
Senza tener conto del fatto che far foto è complicato e che la labrador dei vicini abbaia come un pazzo appena mi vede aprire le tende per aumentare la luminosità della stanza nella canina convinzione che lo faccia per giocare con lei (poi viene sgridata e questo non è bello...;-))

Il tempo comincia piano piano a rinfrescare (iuppi!!!) e quindi cibo caldo in tutti i sensi.
Se potete preferite i lunch box termici ma se avete un microonde in ufficio usatelo, tra il cibo freddo e le strane energie dei microonde preferite le seconde: il cibo freddo è peggio!

A sinistra: borlotti conditi con olio e acidulato di umeboshi (nel cosino con la testa a pomodoro); zucca e carote speziate.
A destra: curry di cavolini e misto di legumi e verdure (non ho la ricetta ... l'ha fatta un'amica a cena e vige la doggy-bag).

mercoledì, ottobre 10, 2007

Vellutata di patate americane e broccoli



Vi ammorbo con zuppe e vellutate. Ne ho in mente ancora molte....
E' il periodo che patisco di più, in cui soffro il freddo e mi piace mangiar tutte le sere una bella zuppa calda. Accumulo il caldo per l'inverno, un po' come gli orsi.
Una zuppa dolcissima a base di cavolo broccolo e patate americane ... un gusto perfetto.
Il miso può essere usato come un dado o aggiunto fuori dal fuoco prima di servire in modo da mantener vivi i fermenti e quindi aggiungere a questa zuppa un'energia tutta particolare.
Giro ancora con i piedi nudi ma il freddo non lo patisco ai piedi ma molto più sù ;-D

1 broccolo
2 patate americane
2 carote
3 porri
2 cucchiai d'olio extra vergine
acqua qb
1 cucchiaio abbondante di pasta di miso
3 cucchiai di panna di soia

Affettate carote e porri e fateli stufare nell'olio con un pizzico di sale. Aggiungete le patate americane e il broccolo a pezzetto e coprite con acqua. Cuocete fino a quando tutto no sarà morbidissimo e poi frullate. Fuori da fuoco unite il miso sciolto in un paio di cucchiai di acqua calda e la panna di soia. Servite calda.

lunedì, ottobre 08, 2007

Zucca e carote speziate



In un lunedì grigino con sole incerto, blog rosso, cibo arancione e sandali viola servono a illuminare e a evitare la meteoropatia. Se non a me almeno ai miei vicini di scrivania ;-D
Gli sguardi in metropolitana son strani quando avanzo con sciarpina e sandalo con piede nudo ;-D ma di solito mi levo le calze ai primi di aprile (le detesto!!!) e le rimetto solo quando la temperatura scende sotto i 15°.

La zucca è buonissima in questo periodo e sto predisponendo cibi dolci per un autunno tranquillo, caldo e senza raffreddori (o robaccia simile, dato che nel mio ufficio i caduti son già numerosi).
Per insaporire ho usato un mix comprato a Parigi quest'estate e chiamato Ras el Hanout, un insieme di 30 e più spezie usato in Nordafrica per insaporire il cuscus. Contiene noce moscata, cannella, macis, cardamomo, pepe, ma non è necessario che impazziate a cercarlo ... potete insaporire come vi pare (il curry con la zucca sta benissimo!).

300 gr di zucca pulita e a cubettini
4 carote a cubetti
2 cucchiai di olio extra vergine
1 cucchiaino colmo di spezie Ras el Hanouit
1 cucchiaino di timo
sale

Mettete zucca e carote in una pirofila e conditele con olio, spezie e un pizzico di sale.
Cuocete in forno a 180° fino a quando non saranno morbide ma non spappolate (io lascio colorire parecchio ;-)).
Ottime calde o tiepide.

giovedì, ottobre 04, 2007

Curry di cavolini



Da bambina detestavo tutta la famiglia dei cavoli, nessuno escluso, ora sono una vera appassionata, tutti compresi. Mia madre ancora si stupisce perché alcune forme di cavolo in casa sua non sono mai entrate, dalle mie parti la verza regna sovrana, ma nella mia ci sono sempre.
I cavoletti insieme ai crauti sono una vera dipendenza.
Quest'anno il caldo ha fatto sì che siano arrivati sui banchi del mercato con un bel mese d'anticipo: unico vantaggio a parte il girare ancora in sandali ad ottobre ;-)
L'altra domenica avevo voglia di un cibo caldo (faceva allora freddino...), speziato e confortante: il curry di cavolini.

2 C di olio di sesamo
1/2 di coriandolo in polvere
punta di cardamomo
1/2 stecca di cannella
1/2 c scarso di pasta di curry
qualche grano di pepe di sichuan
2 foglie di kaffir lime
1 grossa cipolla gialla
1 lattina di latte di cocco
300 gr di cavoletti tagliati in 4
sale

Scaldate il wok (o una pentola con il fondo pesante), aggiungete l'olio e poi le spezie. A fuoco basso lasciate che le spezie sprigionino tutto l'aroma prima di unire gli altri ingredienti.
Aggiungete poi le cipolle affettate non troppo sottili e fatele stufare per qualche minuto. Unite i cavolini, il latte di cocco, mescolate bene, coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco bassissimo per un'ora.
Prima di servire togliete la stecca di cannella e aggiustate di sale. Il sapore migliora il giorno dopo.

martedì, ottobre 02, 2007

Un blog come una maglietta


@Lu di Vicino e Lontano

Questo è un blog macrobiotico e di cucina e cibo ho sempre e solo voluto parlare.
Le mie opinioni politiche, sociali e la mia vita personale rimangono fuori, per scelta.
Le notizie sulla Birmania sono però sconvolgenti. Ancora di più quando tali notizie dalla prima pagina cominciano a passare alla seconda.

Lu dalla Birmania è appena tornata. Lu è una fotografa e persona di rara sensibilità, il suo blog Vicino e Lontano è una piccola finestra aperta su un mondo di rara bellezza ora devastato dal dolore e dalla violenza.

Dipingere dei colori birmani il mio è un atto doveroso.
La disattenzione fa danni incommensurabili, un blog rosso e arancione per 5 minuti al giorno ci farà ricordare il lungo cammino dei monaci birmani.

Noodles aromatici



I noodles sono una vecchia passione. Dagli spaghetti alla soba passando per i vermicelli di farina di riso: mi piacciono tutti. Kathai, noto supermercato etnico milanese (via Rosmini, zon Paolo Sarpi) è per me l'equivalente della grotta di Aladino. Uscirne senza cinque o sei pacchettini attaccati alle dita è impossibile.
I noodles orientali hanno poi il vantaggio delle velocità estrema. Possono esser saltati nel wok, in padella o messi nella zuppa (in quella di miso ci stanno benissimo ;-)).
Le salse di pesce sono un altro ingrediente che mi appassiona. Amo in particolare la colatura di alici ma le salse di pesce orientali sono molto interessanti perché salano e aromatizzano nello stesso tempo. Alcuni consigli: sceglietele di ottima marca (leggete bene gli ingredienti), usatele con parsimonia (è sufficiente una dose omeopatica per cambiare gusto a un piatto) e soprattutto non fatevi condizionare dall'odore (puzzano, ma il sapore è fantastico) ;-)

3 foglie cavolo
1 carota
1 porro piccolo
2 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaino di salsa di pesce
1 cucchiaio di mirin
1 cucchiaio d'acqua
una confezione di noodles a vostra scelta

Riducete a julienne cavolo, carota e porro, di quest'ultimo tenete da parte la parte verde.
Mentre i noodles cuociono, miscelate in una ciotola olio, acqua, mirin (o sakè o aceto di riso) e salsa di pesce. Versate il condimento nel wok caldo e aggiungete le verdure. Saltate il tutto velocemente e poi unite i noodles cotti (e sciacquati velocemente sotto acqua corrente per evitare l'eccesso di amido e l'effetto incollatura).
Saltate ancora per un minuto o due e servite decorando con la parte verde del porro affettata finissima.

venerdì, settembre 28, 2007

La focaccina del sabato



o del quando si ha tempo ;-)
Con temperature più basse e, spero, qualche fine settimana a meno di 70 km dalla mia cucina, si ricomincia a fra pane, pizza e focaccia.

Una lievitazione lunga, farina integrale, pochissimo lievito e una marea di olive.
La lievitazione lunga rende la focaccia più morbida e soprattutto più digeribile. Sono un'entusiasta del sistema frigo perché mi consente di impastare la sera e dimenticarmene fino al giorno dopo.
Ho usato olive taggiasche snocciolate sott'olio ben scolate ... per questo non troverete indicazioni su olio nell'impasto. Per il peso fate voi...io ne ho messe tantissime con ovvie difficoltà nell'impastare ma ne è valsa la pena ;-D

300 gr di farina 0
200 gr di farina integrale
4 gr di lievito di birra secco o 8 di lievito di birra fresco
1/2 cucchiaino di sale
3/4 di vasetto di olive taggiasche sott'olio snocciolate
300 gr di acqua tiepida
1/2 cucchiaio di malto d'orzo

Sciogliete il malto nell'acqua tiepida (con il lievito di birra se questo è fresco). Miscelate le farine e il lievito secco poi unite l'acqua a cucchiaiate fino a ottenere un impasto morbido, elastico e non appiccicoso. Impastate a lungo sbatacchiando la pasta, poi fate una palla, mettetela in una ciotola leggermente unta e copritela con della pellicola per alimenti. Mettete in frigo la ciotola e lasciate lievitare lentamente per almeno 8 ore o tutta la notte.
La mattina tirate fuori dal frigo l'impasto e lasciatelo tornare a temperatura ambiente.
A questo punto rompete la lievitazione e reimpastate unendo le olive.
Stendete su una teglia, coprite con un telo e attendete che la focaccia raddoppi di volume (luogo tiepido e lontano da correnti d'aria).
Prima di infornare emulsionate 1 cucchiaio d'olio con 2 cucchiai d'acqua e con le dita passate sulla focaccia questa miscela facendo dei buchetti con le dita (andateci leggeri altrimenti fate danni ;-)).

Cuocete in forno a 200° per 20 minuti.
Si congela bene a fette.

giovedì, settembre 27, 2007

Lenticchie e zucca



Piove! Dato che poi mi aspettano un pomeriggio di shopping e una serata Ikea non potrei essere più felice ;-)
Milano ha riacquistato, dopo un'estate con colori brillanti (cosa che credo non accadesse da qualche decennio!) il suo colorino grigiastro e quindi cosa c'è di meglio che mettere dell'arancione almeno nei nostri piatti? Se poi volete dipingere dello stesso colore la sedia del capo fate pure!!! ;-D
La zucca imperversa e con il suo sapore dolce comincia a prepararci alle umidità autunnali. Meglio ancora se accompagnata da legumi come le lenticchie e i porri. Un bel piatto unico perfetto anche per i lunchbox.

200 gr di lenticchie mignon
250 gr di zucca tagliata a pezzettini
1 porro
3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
sale
1/2 cucchiaino di paprika dolce
acqua qb
3 cm di alga kombu

Sciacquate e cuocete le lenticchie con la kombu a partire da acqua fredda, altrimenti diventano dure come pietruzze. In un'altra pentola scaldate l'olio poi unite i porri affettati sottili, compresa la parte verde, e infine la zucca. Cuocete fino a quando la zucca sarà morbida ma non disfatta. Unite poi le lenticchie cotte e scolate (togliete la kombu, sciacquatela e lasciatela asciugare: potrete usarla ancora un paio di volte). Saltate il tutto per qualche minuto, salate, unite la paprika e servite caldo.

martedì, settembre 25, 2007

Seitan Nigella style



L'ho scritto venerdì: adoro Nigella! Mi fa impazzire la sua abbondanza, il suo pasticciare spesso e volentieri (alcune cose sono terrificanti...come la sua mania di metter coriandolo fresco ovunque), il suo esser, volutamente ovvio, tutto quello che non è un vero cuoco.

Il 70% e più delle sue ricette in originale sono per me impraticabili, ma mi godo i suoi "pezzi di teatro" e mi ispiro.
Questo è la versione "macrorevisionata" del suo pollo marinato.
E' una ricetta da preparare un giorno per l'altro. Il seitan va fatto marinare a lungo in modo che abbia il giusto sapore: l'ideale è prepararlo la sera prima e poi cacciarlo in forno quando si rientra dall'ufficio. Il procedimento è semplicissimo ma con tempi lunghi in quanto il seitan è già cotto, privo di grassi ed dato che la cottura in forno è molto pesante (energeticamente in tutti i sensi ;-)), si evita che si secchi troppo pur rimanendo molto saporito.

250 gr di seitan tagliato a tocchetti
2 scalogni a pezzetti
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di senape gialla
1 cucchiaio abbondante di Worcestershire sauce
il succo di mezzo limone
1 cucchiaio scarso di erbe di provenza
sale
pepe macinato fresco

Lasciate marinare il seitan con tutti gli ingredienti per una giornata intera. Poi mettete tutto (marinata compresa) in una teglia e fate cuocere coperto (così non si seccherà) in forno caldo a 180° per 20 minuti.

venerdì, settembre 21, 2007

Lunchbox settembrini



Rieccoli!
o meglio riecco un pochino di memoria che fa sì che la mattina mi ricordi di fotografare il lunchbox, cosa che per altro sottrae tempo prezioso alla mia visione del programma di Nigella Lawson su Gambero Rosso Channel (adoro quella donna...l'antitesi vivente della macrobiotica ;-))

Il lunchbox con l'estate, come i libri, sono aumentati in modo esponenziale. Ormai li scovo ovunque dalla rete ai piccoli negozietti dell'Umbria (vi prego non mi chiedete dov'era il negozietto perché proprio non me lo ricordo ;-DD).

Come noterete la zucca è stata la nota dolce e costante della settimana.

Sopra: miglio e zucca, lenticchie e zucca, tofu feta
Sotto: pasta mami, wurstel di tofu con salsa cremosa

mercoledì, settembre 19, 2007

Pasta Fredda Mami



La mia mamma è quasi una star tra amici (molti hanno chiesto di essere adottati ;-)) e in famiglia. Chi ha provato la sua cucina sa che è imbattibile.
Questo giustifica la mia presenza settimanale (o quasi) alla sua tavola e nella sua cucina ancora di più da quando ha ceduto le armi di fronte alle mie scelte alimentari ed elabora ricette "che anche quella rompi della figlia può mangiare".
Quando si deciderà a cucinare anche tofu e seitan le faccio un monumento sulla pubblica piazza ;-D

La ricetta di questa pasta è tutta sua:

300 gr di pasta corta
3 zucchine
1 cipolla
8 pomodorini
brodo vegetale qb
8 pomodori secchi
15 olive (anche di più...)
3 cucchiai scarsi di mandorle tritate grossolanamente
4 cucchiai d'olio extra vergine
qualche foglia di basilico

Tagliate a dadini piccoli zucchine, cipolla, pomodorini e fateli saltare velocemente nell'olio, poi coprite con qualche cucchiaiata di brodo vegetale (o acqua) e fate cuocere fin quando tutto non sarà molto morbido. Aggiustate di sale.
Cuocete la pasta, scolatela e allargatela su una teglia o uno strofinaccio in modo che si raffreddi velocemente (non uso l'acqua perché tende a rammollire la pasta e se la lascio nel colapasta continua a cuocere... se avete paura che si attacchi tutta una volta scolata conditela con un filo d'olio).
Una volta raffreddata mettetela in una ciotola capiente e conditela con il le verdure, i pomodorini tagliati a pezzettini, le olive e le mandorle tritate. Unite le foglie di basilico spezzettate a mano e servite.
Ottima il giorno dopo ripassata in padella.

martedì, settembre 18, 2007

Un classico: miglio e zucca




Lo so che fuori ci sono 25° e il clima è umidiccio, ma le zucche son già ovunque e la mia passione è ben nota ;-)
Come resistere?!

La zucca è stata accoppiata ai legumi, ai cereali e diventerà composta nei prossimi giorni.


Un classico della cucina macrobiotica è "miglio e zucca": dorato e dolce, è quasi un simbolo della tarda estate o inizio autunno. Ideale per lo stomaco e per preparare il corpo al prossimo cambio di stagione. Un cibo molto semplice e privo di grassi, che può essere arricchito con erbe aromatiche (assolutamente no alle spezie che ne stravolgerebbero il gusto originale).


1 tazza di miglio

1 tazza di zucca a pezzettini

2 tazze e 1/2 d'acqua
sale
1 cucchiaio e 1/2 di prezzemolo fresco o 1 di erbe secche


Sciacquate il miglio e fatelo tostare in una pentola con il fondo pesante fino a quando non sarà dorato. Unite la zucca e poi l'acqua e fate cuocere mescolando sovente per 30/40 minuti. Il miglio dovrà essere gonfio e molto morbido. Può avere la consistenza di un risotto o a un passato denso a seconda di quanto lo farete asciugare.