giovedì, gennaio 21, 2010

Ennesimo stufato di seitan



Freddino freddino freddino ... e nemmeno mi dispiace se non fosse che son alla terza pianta di ciclamini stecchita dal gelo e con la gatta che non si schioda dai termosifoni nemmeno sotto minaccia o croccantini.

Il freddo è però una condizione naturale esterna, sarebbe meglio non portarlo anche dentro e allora come fare? Beh aumentando tutti i cibi che scaldano e limitando e eliminando fino alla bella stagione tutto ciò che è freddo o crudo. Mantenere un'alimentazione uguale per tutto l'anno, mangiano, per esempio, insalata a vagonate, pomodori o peperoni a dicembre aiuta ad avere mani e piedi gelati, raffreddori o tosse o a non resistere a una passeggiata di 10 minuti all'aperto.
Una cosa a cui nessuno o pochi pensano è l'acqua. Ne beviamo a litri tutti i giorni ma sempre cruda, da bottiglietta, rubinetto o altro e spesso pure fredda in qualunque stagione. In inverno sarebbe invece consigliabile limitare l'acqua cruda , come la chiamano gli orientali, e preferire té, tisane o se berla leggermente scaldata (a temperatura ambiante va bene se siete in una casa o ufficio caldi) magari con una goccia di limone per aiutare il fegato.
Thermos o tazze termiche ora son molto di moda e quindi perché non adeguarsi? ;DDD

E visto che mi han appena chiesto come rimediare al freddo, ecco una bella ricettina a lunga cottura e riscaldante dedicata a Eloisa. A me poi il seitan a stufato pace moltissimo e ne faccio variazioni ogni inverno ;), mi rifiuto di controllare quante volte ne avrò già parlato.

Passiamo alla ricetta

400 gr di seitan
3 porri grandi
1 cipolla bionda
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
brodo vegetale qb
farina integrale qb
sale e pepe bianco

Tagliate a pezzi il seitan, infarinatelo e saltatelo in padella con un goccino d'olio. Quando tutti i pezzetti avranno fatto la crostincina, toglieteli dalla padella e metteteli da parte.
Nella stessa padella mettete il cucchiaio di olio, i porri (compresa la parte verde) e la cipolla a fette sottili, unite un pizzico di sale e fate stufare.
Unite il seitan, coprite con il brodo vegetale caldo e fate cuocere per almeno un'ora. La poca farina presente darà un sughetto denso, ma facile ad attaccarsi alla pentola quindi controllate e aggiungete brodo quando si asciuga troppo. Il seitan sarà così saporito e morbido.
Aggiustate di sale e pepe bianco macinato all'ultimo momento.
Ottimo servito caldo con la polenta.

lunedì, gennaio 11, 2010

Stocco-mousse


... un giusto distacco da tutto per un paio di settimane e al rientro posso sorridere gli scalmanati del clacson (cosa che peraltro li manda in crisi più di tanti gesti) in uno stato di totale beatitudine e rischiare pure che chiamino la neuro.

Ho cucinato tantissimo per 5 giorni e quasi per nulla il resto del tempo, passato in alternanza a dar la mia forma a divani, poltrone, sedie, tappeti, insomma a qualunque cosa consentisse di contenere anche gatti pigri e a far andare solo le mani e gli occhi. Vi dico solo che son stata sgridata dalla wii ... ho anche esclamato "mamma che ci fai lì dentro " quando ha cominciato a lamentarsi che mi facevo vedere poco (se vedessi mia mamma come la wii credo che mi avrebbe già diseredato).

L'idea della ricetta non è mia ma di mia mamma e prevede che voi abbiate qualcuno che va a fare la coda dal venditore di baccalà e stoccafisso (leggasi due ore il 24 di dicembre ;)).
E' una lieve variazione del baccalà mantecato e prova che ho una mamma straoridinaria che modifica le ricette in versione "figliascassamaroni".
Premettiamo che siam di origini trentine e lì si chiama baccalà ciò che in altre regioni è lo stoccafisso e per far prima precisiamo che sto parlando del merluzzo essiccato e non di quello salato.
Ho preso lo stocco bagnato 24 ore ... ovvero stoccafisso messo in acqua corrente per almeno 24 ore, se avete voglia potete comprare lo stocco e metterlo in ammollo voi ma lo sconsiglio per la puzza terribile che emana e che impregna la casa per giorni. Nei mercati (e a volte anche supermercati) è facile trovare venditori di baccalà, stoccafisso, acciughe, meglio rivolgersi a loro o alle pescherie.
Non prendete il merluzzo fresco ... non è la stessa cosa.

5oo gr di stoccafisso
400 gr di latte di soia non zuccherato
2 acciughe sotto sale
1/2 patata bollita
200 gr olio extra vergine d'oliva qb

Cuocete lo stocco per 20 minuti dal bollore dell'acqua, togliete pelle e lisca (a volte lo vendono anche già bagnato e pulito) e fate raffreddare.
Pulite le acciughe.
Mettete pesce, patata, acciughe e metà latte in un mixer e frullate a crema. Questo vuol dire frullare molto a lungo perché la consistenza dovrà essere liscissima quindi se avete solo un tritatutto piccolino fate i conti che potrebbe scaldarsi parecchio. Quando il tutto sarà bello liscio cominciate ad aggiungere a filo l'olio. Il composto dovrà montare come una maionese.
Unite il resto del latte di soia in modo che tutto sia molto morbido. Pepate e aggiustate di sale.
Potete anche farlo più sodo mettendoci mezza patata in più e un pochino meno latte, in questo modo quasi si taglierà a fettine.
A me piace spalmato sui crostini, ma potete metterci vicino la polenta.

Che il 2010 sia un anno bello ... quanto o un po' di più del vostro anno preferito.